Studio PETRA per la terapia personalizzata dell’emofilia basata sul controllo remoto della salute articolare

20 Settembre 2022

Studio PETRA per la terapia personalizzata dell’emofilia basata sul controllo remoto della salute articolare

In un‘intervista al Policlinico di Milano, la Dott.ssa Roberta Gualtierotti spiega lo studio PETRA, un progetto nato con lo scopo di fornire tecnologie innovative ai pazienti con emofilia per individuare in modo tempestivo e direttamente a casa il sanguinamento articolare. Lo studio è stato finanziato grazie alle donazioni 5×1000 2020 ricevute dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico

 

Da tempo, lo staff della U.O.C. Medicina Generale – Emostasi e Trombosi, Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi è impegnato in progetti che si pongono come obiettivo la medicina personalizzata; essa si riferisce a un modello medico che utilizza la caratterizzazione dei fenotipi e dei genotipi degli individui (ad esempio profilazione molecolare, imaging medico, dati sullo stile di vita) per personalizzare la giusta strategia terapeutica per la specifica persona al momento giusto e /o per determinare la predisposizione alla malattia e /o per fornire una prevenzione tempestiva e mirata. Un approccio di telemedicina, modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria tramite il ricorso a tecnologie innovative, sta prendendo sempre più piede nella pratica clinica in particolare in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente non si trovano nella stessa località.

Un importante bisogno per i pazienti con emofilia, malattia rara della coagulazione, è l’assenza di strumenti di telemonitoraggio che permetta un controllo a domicilio della malattia. Lo studio PETRA ha come scopo quello di fornire ai pazienti con emofilia grave o moderata con o senza inibitore una serie avanzata di strumenti per la diagnosi di emartro direttamente al domicilio, composti da un sistema ad ultrasuoni portatile, un software che includa una app per dispositivi mobili (ad esempio uno smartphone, un tablet) e un device point-of-care per misurare i livelli di trombina nel siero.
Per rendere possibile questa diagnosi direttamente al domicilio, il progetto mira a proporre nuove metodologie, standardizzando le immagini ad ultrasuoni insieme alla convalida del device point-of-care e valutando l’efficacia degli strumenti software prototipici. Ciò consentirà ai pazienti con emofilia di identificare precocemente l’emartro acuto e di evitare ritardi nel trattamento, riducendo così il dolore, migliorando la qualità della vita a breve e lungo termine, riducendo il ricovero ospedaliero e i costi diretti e indiretti dell’emofilia.