Ambulatorio terapie anticoagulanti

L’ambulatorio di Terapie anticoagulanti si occupa di prendere in carico, attraverso inquadramento clinico, diagnostico e terapeutico, tre tipologie di pazienti:

  1. con diagnosi recente di trombosi venosa profonda o superficiale,
  2. con diagnosi di fibrillazione atriale,
  3. portatori di protesi valvolari cardiache meccaniche o biologiche.

Pazienti tipologia 1

Il paziente con diagnosi recente, eseguita su ecocolordoppler venoso, di trombosi venosa profonda o superficiale viene inviato al nostro Centro dopo ricovero ospedaliero, accesso in Pronto Soccorso o valutazione ambulatoriale specialistica.

Una volta preso in carico dal nostro team, viene raccolta una accurata anamnesi, con valutazione delle comorbidità (presenza o insorgenza di un’entità patologica accessoria durante il decorso clinico di una patologia oggetto di studio), è impostata la più adeguata terapia anticoagulante orale o parenterale (sottocutanea). Vengono richiesti inoltre esami di secondo livello, strumentali e biochimici, per un maggiore inquadramento clinico. Laddove riteniamo vi sia indicazione, il paziente viene inviato ai colleghi dell’Ambulatorio Trombosi per eseguire test di trombofilia.

A seconda delle caratteristiche cliniche, il paziente può avere indicazione ad un trattamento a lungo termine, con rivalutazioni periodiche presso il nostro Centro (in media ogni 3-6 mesi).

Pazienti tipologia 2 e 3

I pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale o portatori di protesi valvolari cardiache meccaniche o biologiche, visto il rischio cardioembolico secondario, sono candidati a terapia anticoagulante a lungo termine (solo nel caso di protesi valvolari biologiche, il periodo di anticoagulazione è limitato a circa tre mesi, a meno che non sussista anche fibrillazione atriale).

Il paziente viene pertanto inviato alla nostra attenzione dai colleghi specialisti ospedalieri o dal medico di medicina generale, per inquadramento clinico/terapeutico con indicazione a terapia anticoagulante orale con dicumarolico (warfarin o acenocumarolo) o anticoagulanti orali diretti (DOAC: dabigatran, rivaroxaban, apixaban o edoxaban). Anche in questo caso, verranno programmate rivalutazioni periodiche ambulatoriali per il monitoraggio del trattamento anticoagulante orale (TAO).

Servizi ai pazienti

Prime visite

Vi accedono i pazienti con diagnosi di tromboembolismo venoso, fibrillazione atriale o protesi valvolari cardiache, inviati dai colleghi ospedalieri, dopo dimissione dai reparti, dai colleghi del Pronto Soccorso, o dopo visita specialistica. Durante la prima visita si esegue raccolta anamnestica con inquadramento clinico e diagnostico, si imposta il trattamento anticoagulante più adeguato e, laddove necessario, si richiedono esami di secondo livello.

Visite di controllo

I pazienti che accedono a questo ambulatorio, nella maggior parte dei casi, sono candidati a terapia anticoagulante orale a lungo termine. Dopo la presa in carico, pertanto, si programmano periodiche visite di controllo per aggiornamento anamnestico e monitoraggio degli esami di laboratorio. I pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO) con dicumarolico, vengono rivisti a cadenza più o meno mensile per il controllo dell’INR e le variazioni posologiche del trattamento.

Al di fuori di queste visite programmate, inoltre, si possono fissare appuntamenti per particolari necessità (complicanze emorragiche o trombotiche in corso di terapia anticoagulante, rimodulazione della terapia anticoagulante in previsione di interventi chirurgici o manovre invasive).

Rinnovo Piani Terapeutici

I pazienti in terapia con anticoagulanti orali diretti (DOAC), dovranno accedere periodicamente ai nostri ambulatori per rivalutazione clinica, e ogni 26 o 52 settimane verranno rivisti per l’eventuale rinnovo del piano terapeutico AIFA.