Laboratorio di emofilia e difetti rari della coagulazione

Diagnostica

Il laboratorio si occupa di:

  • diagnosi molecolare nei pazienti e nei familiari mediante la ricerca delle mutazioni che causano la malattia
  • sequenziamento mirato dei geni di coagulazione
  • diagnosi di portatrice di Emofilia
  • diagnosi prenatale
  • diagnosi genetica di preimpianto

Ricerca

Diagnosi di emofilia su cellule fetali presenti nel plasma materno

La presenza di DNA di origine fetale è stata riscontrata nel circolo materno già dalla quarta settimana di gravidanza. Il DNA fetale rappresenta circa il 3-6% del DNA totale nel plasma di una donna in gravidanza e la sua concentrazione aumenta con il progredire dell’età gestazionale. Questa scoperta è di grande importanza per lo sviluppo di tecniche di diagnosi prenatale non-invasive che comporteranno un semplice prelievo di sangue periferico dalla madre. Queste tecniche permetterebbero così una diagnosi precoce (I trimestre di gravidanza) ed avrebbero il vantaggio di ridurre lo stress psicologico e l’ansia nelle donne in gravidanza ovviando alle tecniche invasive attualmente utilizzate (villocentesi ed amniocentesi). Lo scopo attuale è di migliorare la selezione delle cellule fetali circolanti nel sangue materno utilizzando un marker maschile che servirà per identificare ed isolare le cellule fetali circolanti nel plasma materno sulle quali verrà condotta la ricerca di mutazione per confermare/escludere la malattia genetica d’interesse.

Studi di correlazione genotipo-fenotipo nelle varie malattie emorragiche congenite

L’identificazione di mutazioni e lo studio del loro effetto funzionale sono importanti poiché rappresentano modelli naturali e possono fornire informazioni sulla relazione struttura-funzione dei fattori della coagulazione.

Studi epidemiologici e naturalistici riguardanti le malattie emorragiche congenite (mortalità, comorbidità, rischio di complicanze, valutazioni farmaco economiche)

Caratteristica principale delle malattie studiate al Centro Angelo Bianchi Bonomi è la bassa prevalenza che limita la possibilità di studiare grandi casistiche. Per ovviare a questo limite, lo sviluppo di registri di malattia è lo strumento individuato anche dalla Comunità Europea come il più potente per l’organizzazione di dati utile all’estrazione di informazioni che sia possibile traslare in pratica clinica. La raccolta di informazioni basata sull’uso di database/registri è una delle attività che maggiormente ha messo in relazione il nostro Centro con altri centri di trattamento in Europa e nel mondo. Da più di 15 anni il nostro Centro è impegnato nella raccolta di dati clinici, di laboratorio e sul trattamento di pazienti affetti da malattie rare della coagulazione per rispondere a quesiti clinici ancora irrisolti (www.rbdd.org).

Identificazione di nuovi fattori di rischio ambientali e genetici legati allo sviluppo di inibitore in emofilia A

Gli inibitori contro il FVIII sono considerati la complicanza più grave associata al trattamento dell’emofilia A. Sono in corso studi per la valutazione del rischio genetico nello sviluppo di inibitore con metodi di ultima generazione (next-generation sequencing) al fine di definirne ruolo nello sviluppo di inibitore. Inoltre si effettuano studi per la valutazione dei fattori di rischio ambientali, quali il tipo di prodotto di trattamento, mediante test biochimici e immunologici.

Ruolo dei cambiamenti epigenetici sul rischio legato allo sviluppo di inibitore in emofilia A

L’epigenetica rappresenta un fenomeno ereditabile di alterata espressione fenotipica in assenza di cambiamenti della sequenza nucleotidica del DNA. Questi cambiamenti possono avvenire a causa di alterazioni nella metilazione del DNA, alterazioni degli istoni e dei microRNA. I microRNA sono piccole molecole di RNA che negl’ultimi anni sono stati implicati nella patogenesi di diverse malattie autoimmuni. Sono in corso studi per la valutazione del ruolo dei microRNA e cambiamenti nella metilazione del DNA nello sviluppo di inibitore.

Test disponibili

  • Estrazione DNA da sangue intero
  • Estrazione DNA da villi coriali per successiva analisi prenatale
  • Analisi di inversione introne 22 e introne 1
  • Amplificazione e sequenziamento diretto dei geni FGA, FGB, FGG, F2, F5, LMAN1, MCFD2, F7, F8, F9, F10, F11, F13A
  • Ricerca di ampie delezioni o duplicazioni mediante MLPA (Multiplex Ligation-dependent Probe)
  • Next-generation sequencing (whole-genome, exome, etc)
  • Test biochimici (ELISA, spettrofotometria, colorimetria, cromatografia, elettroforetica, western blotting, test immunologici – luminex assay)
  • Produzione di plasmidi di clonaggio e d’espressione
  • Tecniche di colture cellulari: allestimento ed espansione di colture cellulari primarie e di linea e loro passaggio e stoccaggio, trasfezione di acidi nucleici, immunoprecipitazione, pulse-chase, immunofluorescenza