L’EMOFILIA AL TEMPO DEL COVID-19

30 Aprile 2020

L’EMOFILIA AL TEMPO DEL COVID-19

Alcuni nostri assistiti mi hanno posto parecchie domande sulla pandemia: alcune con tale frequenza da stimolarmi a ripeterle per tutti e cercare di comunicare le mie risposte, spero pratiche e semplici.

 

D1. Che rischio ho di infettarmi con il coronavirus?

R1. Il rischio per un coagulopatico non è maggiore di quello di ogni altra persona. Mi risulta che tra i pazienti del centro Angelo Bianchi Bonomi di Milano non siano stati riscontrati casi, salvo che in un paziente di un’altra regione che viene raramente al Centro. Né vi è motivo di pensare che un emofilico che malauguratamente si infetti corra un rischio maggiore di avere una forma grave di COVID-19, al di là dei sintomi lievi più comuni simil-influenzali (febbre non oltre 38°, tosse, dolori muscolari e articolari, mal  di testa, perdita del senso del gusto e dell’olfatto).

 

D2. Devo cambiare la mia terapia per l’emofilia ai tempi del coronavirus?

R2. La risposta è no, perché non vi è nessuna interferenza tra la terapia prescritta per l’emofilia e il rischio di infettarsi. Né vi sono motivi per cambiarla se si diventa positivi ma con i soli sintomi simil-influenzali lievi di cui sopra. Ci si dovrà curare come per l’influenza, usando il paracetamolo fino a un massimo dosaggio di 2000 mg al giorno se c’è febbre. Evitando naturalmente altri farmaci di non provata efficacia e potenzialmente pericolosi, di cui si parla tanto e forse troppo per i casi più gravi di COVID-19.

 

D3. Come mi comporto se ho sintomi più gravi, con febbre alta oltre 38°, tosse continua e mancanza di respiro?

R3. In questa situazione, temuta quanto improbabile se avete seguito le comuni raccomandazioni (distanza sociale, lavare le mani spesso, non uscire di casa), bisogna contattare telefonicamente sia il vostro medico di famiglia che il Centro, ma senza recarsi in Ospedale.

 

D4. Come mi comporto se ho un’emorragia che non sono in grado di trattare da solo a casa?

R4. In questo caso è importante contattare telefonicamente il Centro, che vi darà i consigli opportuni, cercando di evitare il più possibile di farvi venire in Ospedale.

 

D5. Posso avere rapporti sessuali?

R5. Il coronavirus non si trasmette per via sessuale, diversamente dal virus dell’AIDS e quelli dell’epatite. È però improbabile poter mantenere le distanze prescritte facendo l’amore! Ma se voi e partner siete rimasti tranquilli in casa, da soli o separatamente, e quindi con ogni probabilità non vi siete infettati, avete un rischio basso che potete considerare di correre!!

 

D6. Quali comportamenti sono suggeriti durante il periodo di chiusura in casa?

R6.    – Evitate di mangiare troppo e di aumentare di peso, per le ovvie negative conseguenze sulle articolazioni e sul benessere generale.

– Cercate di fare attività fisica: ginnastica di tipo aerobico preceduta e seguita da

stretching per gambe, braccia e colonna vertebrale; camminare in casa, in terrazza

o in cortile; fate cyclette.

– non fumate, perché fa male sempre e comunque fa più male ai pazienti colpiti dal    virus

 

D7. Cosa posso fare quando devo stare a casa?

R.7      – leggere di più del solito giornali e libri

–  dialogare con chi sta a casa con voi e chiamare gli amici e congiunti al telefono

–  navigare su internet

– ascoltare musica e guardare la televisione e tanti bei film

– armarsi di pazienza e tolleranza

 

Soprattutto: SIATE POSITIVI, MA RIMANETE NEGATIVI!

 

Pier Mannuccio Mannucci