Omid Seidizadeh

Biologo, responsabile della ricerca di laboratorio

Omid Seidizadeh

Qual è il tuo titolo di studio?

Ho conseguito un dottorato (PhD) in medicina, con specializzazione nella malattia di von Willebrand e nella genetica delle malattie emorragiche congenite.

Perché hai scelto questo percorso formativo?

Perché sono sempre stato affascinato da come le varianti genetiche influenzano le malattie rare, specialmente nel campo della coagulazione del sangue, e da come l’evoluzione abbia modellato il sistema della coagulazione.

Di cosa ti occupi al Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi?

Sono responsabile della Ricerca del Centro, dove coordino progetti di ricerca traslazionale focalizzati sulla malattia di von Willebrand e sul fattore di von Willebrand (VWF), integrando dati genetici su larga scala con fenotipi clinici per comprendere meglio i disordini emorragici e trombotici.

Cosa ti ha spinto a lavorare nel Centro Emofilia e Trombosi?

È uno dei centri di eccellenza mondiale nella cura e nella ricerca dell’emofilia e delle patologie della coagulazione. Volevo contribuire alla ricerca con un impatto clinico reale.

Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro?

Collegare i dati genetici ai meccanismi molecolari e clinici delle malattie, e collaborare in team multidisciplinari.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro quotidiano?

La possibilità di scoprire nuove informazioni utili per migliorare la diagnosi e la gestione dei pazienti.

Se dovessi descrivere il tuo lavoro con una parola, quale sarebbe?

Innovazione!

Come pensi che il tuo ruolo aiuti a migliorare l’esperienza dei pazienti?

Aiutando a identificare le cause genetiche delle loro condizioni, possiamo migliorare diagnosi, prognosi e trattamento personalizzato.

Come ti descriverebbero le/i tue/oi colleghe/i?

Curioso, collaborativo e determinato.

E tu, come ti descriveresti in tre parole?

Preciso, riflessivo, motivato.

Qual è un aneddoto divertente che ti è capitato mentre lavoravi qui (senza fare nomi, ovviamente! ?)?

Una volta, durante una riunione di laboratorio, ho accidentalmente chiamato una persona “VWF” mentre discutevo i risultati!

Se dovessi dare un consiglio a chi entra nel nostro Centro per la prima volta, cosa diresti?

C’è un grande potenziale qui! Troverai sempre qualcosa di dolce in laboratorio, e le persone sono molto accoglienti.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Viaggiare con Samin, mia moglie, leggere, camminare nella natura, ascoltare musica e, di nuovo, leggere articoli scientifici!

Cosa ti tiene sveglia/o la notte?

Le idee su nuovi progetti di ricerca o analisi di dati da completare.

Che libro stai leggendo attualmente?

“I fratelli Karamazov” di Fyodor Dostoevsky.

Il peggior sentimento del mondo?

L’impotenza.

Il miglior sentimento del mondo?

La gratitudine e il perdono.

Film preferito?

“Il padrino”, “Le ali della libertà”, “La finestra sul cortile”, “L’appartamento”

Canzone italiana preferita?

Un Amore Grande” di Peppino Gagliardi.

Canzone straniera preferita?

Boogie Street” di Leonard Cohen.

Qual è la parola o frase che dici più spesso?

“Vediamolo nei dati”

Cosa reputi veramente importante nella tua vita?

La famiglia, la verità, il significato e l’impatto del mio lavoro.

Come ti vedi da qui a 10 anni?

A capo di un laboratorio di ricerca indipendente con collaborazioni cliniche internazionali.

Cosa ti rende più orgogliosa di far parte del Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi?

L’impatto concreto che abbiamo sulla vita dei pazienti e la qualità scientifica del lavoro di squadra.