Scienze Biologiche.
Perché volevo dedicarmi alla ricerca.
Sono responsabile del laboratorio di ricerca denominato “Standardizzazione delle Procedure Diagnostiche per l’Emostasi”.
In questo Centro mi sono laureato. Desideravo dedicarmi alla ricerca. Mi piacevano le persone che mi hanno proposto di restare. Quale scelta migliore?
Affinare le procedure diagnostiche per l’emostasi già esistenti, svilupparne di nuove e studiare i meccanismi dell’emostasi.
Progettare il domani delle mie ricerche, valutare i dati di laboratorio su quanto già fatto, scrivere gli articoli scientifici che raccontino alla comunità scientifica il mio lavoro e quello del mio team e fare formazione per i colleghi più giovani.
Fantastico!!
La diagnostica delle malattie è il primo passo verso la cura.
Esigente, prima con sé stesso e poi con gli altri
Tenace, orgoglioso, mai soddisfatto.
L’aver percorso tutta la carriera lavorativa, da Tecnico di Laboratorio “diurnista” a Professore Ordinario, sempre nello stesso Centro e per quasi tutta la vita lavorativa nella mitica Palazzina Bertarelli.
Abbi le idee chiare su quello che vuoi fare. Non pensare di essere bravo a prescindere, prima lo devi dimostrare. Chiedi (e spera) che ti venga data l’opportunità di dimostrare quello che vali. A me questa opportunità è stata data ed è la cosa più importante per la quale mi sento di ringraziare la struttura.
Oltre che lavorare (spesso lavoro anche nel tempo libero, semplicemente perché mi piace!), leggere, fare sport e dedicarmi alla mia famiglia.
A volte i problemi del mio lavoro che ho lasciato insoluti la sera prima. A volte trovo le soluzioni durante la notte.
La storia di Scurati su Mussolini.
La malvagità contro cose animali e uomini.
L’armonia con tutti gli aspetti della natura e la solidarietà.
“Nuovo Cinema Paradiso” di G. Tornatore. Tutte le volte che lo rivedo mi commuovo….
“Il mondo che vorrei” di Vasco Rossi.
“The Sound of Silence” di Simon & Garfunkel.
Se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi, impegnati. Nessuno ti regala nulla.
Tenacia, resilienza e la mia famiglia.
Non mi vedo, perché penso di non esserci più….
L’opportunità che mi è stata data di dimostrare quel poco (o tanto) che valgo e la possibilità di girare il Mondo. Sono due cose di grande valore e non sono affatto scontate a priori.